22 Mag Indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale
Cos’è l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale
L’indennizzo per la cessazione dell’attività è un aiuto economico pensato per i lavoratori autonomi del settore commercio che, pur non avendo ancora maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia, smettono di lavorare in modo definitivo.
Questa misura, inizialmente introdotta in via sperimentale nel 1996, è diventata permanente a partire dal 1° gennaio 2019. L’importo è coperto da un contributo aggiuntivo che viene versato mensilmente dai commercianti.
Come funziona
L’indennizzo parte dal mese successivo alla presentazione della domanda, a condizione che siano stati già raggiunti tutti i requisiti e che la persona non stia più lavorando.
Viene pagato ogni mese fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Per il 2023, l’importo dell’indennizzo è pari a 573,63 euro al mese, lo stesso del trattamento minimo per i commercianti. Va tenuto presente che questo importo è soggetto a tassazione, ma non viene rivalutato e non dà diritto a maggiorazioni per familiari a carico.
Requisiti necessari
Per accedere all’indennizzo, è necessario che:
l’attività sia cessata in modo definitivo dal 1° gennaio 2019 in poi;
la licenza sia stata riconsegnata al Comune (se prevista) e l’impresa sia stata cancellata dalla Camera di Commercio o dal REA;
al momento della domanda, l’età sia almeno di 62 anni per gli uomini e 57 anni per le donne;
si risulti iscritti alla Gestione commercianti da almeno 5 anni.
Il diritto all’indennizzo non è compatibile con la pensione di vecchiaia e non si può percepire se si continua o si riprende un’attività lavorativa, nemmeno in forma saltuaria. In caso di nuova attività, va comunicato all’INPS entro 30 giorni, e il beneficio cessa automaticamente.
