ISCRO – indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa

ISCRO – indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa

Cos’è l’indennità ISCRO

L’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è un aiuto economico destinato ai lavoratori autonomi che si trovano in un periodo di difficoltà lavorativa. È stata introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023 e, visto il suo valore, è stata resa permanente a partire dal 2024.


A chi è rivolta

Questa indennità è pensata per chi è iscritto alla Gestione Separata INPS e lavora come libero professionista in modo abituale, quindi non in modo occasionale o sporadico. Si rivolge a chi lavora in proprio ma ha un calo significativo del proprio reddito.


Quanto dura e a quanto ammonta

L’indennità dura sei mesi e viene pagata dal mese successivo alla presentazione della domanda. L’importo che si riceve mensilmente è pari al 25% della media dei redditi degli ultimi due anni, calcolati su base semestrale.
L’importo mensile non può scendere sotto i 250 euro né superare gli 800 euro.

È importante sapere che l’ISCRO fa parte del reddito imponibile, ma non contribuisce alla pensione (cioè non dà diritto a contributi figurativi).


Requisiti necessari

Per richiedere l’ISCRO, bisogna rispettare alcune condizioni:
Avere la partita IVA aperta da almeno tre anni.
Avere un reddito annuo da lavoro autonomo inferiore a 12.000 euro.
Aver avuto un calo di reddito di almeno il 30% rispetto alla media dei due anni precedenti.
Essere in regola con i versamenti INPS.
Non percepire altre prestazioni incompatibili (come pensione, disoccupazione, assegno di inclusione, o indennità dello spettacolo).

Chi riceve l’ISCRO ha anche l’obbligo di partecipare a percorsi di aggiornamento o formazione professionale, organizzati su base regionale o statale.